lundi 21 décembre 2009

Koiné


Oggi camerini, scarpe, indecisioni: lastre di ghiaccio ovunque. E' una bella sensazione perdere l'equilibrio per un attimo e poi riconquistarlo repentinamente... molto meglio delle montagne russe (sarebbe una morte troppo poco grottesca bla, bla, bla). Ho comprato vestiti che sembravano promesse, sussurri all'orecchio dei prossimi giorni d'inverno. Non sono materialista, do un valore affettivo agli oggetti - nobilitandoli? - (N.B. Per taluni questa potrebbe sembrare la definizione precisa di materialismo: non è così). Sono finalmente riuscita a bere la prima cioccolata calda della stagione (che avesse una densità degna di questo nome): con panna - al tavolo - e biscotti. Si possono fare un milione di cose soli, senza interlocutori, in silezio, o borbottando tra sé e sé: andare a vedere un brutto film (anche se è più divertente almeno in due - per abbandonarsi a scritiche e commenti saccenti), pedalare (prima o dopo che ti abbiano rubato la bicicletta), correre (verso niente), viaggiare in scandinavia, studiare, bere un caffè in un tazza trovata a Stoccolma... ma non una cioccolata calda. Non si può: regole non scritte, a caratteri cubitali.

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