mardi 22 décembre 2009

Prima che torni la neve

Eccola, sentitela arrivare, una delle mie rabbie improvvise, primordiali, cosmiche - come pannettoni esplosivi o implosivi. Accessi di violenza, inespressa, repressa... da prendere i colori e schizzare ovunque, sui pavimenti, i tappeti, le pareti. Illuminare, come lanterne magiche, the mirrors and the lamps... mi seguite? mi segui? ci sei? mi ascolti? mi leggi? mi senti? mi sbucci? Banane gialle e mandarini, bienalli superate, sorpassate da ragazze rosse, meccaniche. Tridenti e sirene. Lo vedi il fil rouge? Puoi tirare le fila? Dondolarti su un trapezio berlinese a una ruota di mulino? Als. Das. War. Non siamo che dentro un infinito labirinto di siepi, e non ci viene in mente di saltare. Crediamo alle rose e il Minotauro è in imbarazzo, per noi. Spade, bastoni e denari... come quando fuori piove. Elle à. Ella. Voglio parlare altri suoni, inumidire nuove lingue, non cogliere appieno il significante. Semplice, originale, originario. Bambinescamente superare il banale. Noia e indifferenza sposano la curiosità, mettendosi contro la morale comune. Spinte e treni. Altalene e scarpe che volano via, su, in alto. Cagnolini, felini e fenicotteri. Buen retiro, vecchi abiti e tende di damasco. Sul velluto le pieghe si vedono subito, è come portare i segni di una croce addosso.

Aucun commentaire:

Enregistrer un commentaire

il mio album

Created with flickr badge.